All'interno
della coppia è inevitabile che convergano tutte le problematiche
della persona.
Molti
cercano un equilibrio speciale nella convivenza, un modo di vivere
nuovo ed equilibrato. Sperano di trovare l'anima gemella che possa
dare la tanto desiderata felicità.
Cercano
conferme esterne alla propria bellezza e seduttività, alla simpatia.
Per
molti è indispensabile poter esibire un partner che abbia precise
caratteristiche “validanti”, cioè che esaltino le loro qualità.
Cercano
sicurezze, ma non le trovano.
Purtroppo
dimenticano spesso che le sicurezze derivano solo dall'interno, dalla
propria essenza. Quindi, la coppia si trova caricata di
responsabilità che non le compete. Purtroppo alcuni si ritrovano a
pensare: ok, ho lo
smartphone alla moda, adesso devo trovare il partner giusto che mi
faccia fare bella figura.
È
chiaro che questo concetto non è valido per tutti. Ci mancherebbe!
Ma
per qualcuno la scelta del partner diventa una gara, una ricerca
ossessiva per trovare validazione, conferme, in una parola
“l'Autostima” che non ha mai avuto.
Nella
maggior parte delle persone veramente innamorate scattano altri
fenomeni nella coppia, che derivano essenzialmente dallo scontro di
personalità differenti.
Ecco
che appaiono le frasi del tipo:
io
sono fatto così e mi si deve accettare per quello che sono;
oppure:
non
posso cambiare;
oppure:
quando
l'ho sposato era diverso;
oppure
ancora;
ho
cercato di cambiarlo ma non ci sono riuscita.
Queste
frasi tipiche del rapporto di coppia contengono tutte un'unica base:
la convinzione ferrea
che la nostra idea di coppia sia quella perfetta,
non quella del partner.
Ci
sentiamo possessori della verità assoluta, senza riuscire a metterla
in discussione.
La
mente si fa rigida e non accetta la possibilità di cambiamenti.
Dimentichiamo
che le parole influenzano i nostri stati emotivi in modo diretto.
Noi
siamo ciò che diciamo
Ogni volta che affermiamo di non
poter cambiare non facciamo altro che rafforzare questa idea
limitante.
Eppure la natura cambia ogni
giorno, le nostre cellule si rinnovano, e anche la nostra psiche si
rinnova costantemente. Perché non dovremmo esser capaci di cambiare?
Lo facciamo da quando siamo nati, da quando abbiamo cominciato a
camminare e a parlare. Eppure continuiamo nella nostra visione ottusa
di noi stessi, considerandoci granitici. Ma non è così!
Volendo possiamo ottenere i più
grandi cambiamenti, le trasformazioni più impensabili.
Cerchiamo
di evitare definizioni su noi stessi.
Sono sbagli che facciamo tutti,
ma che possiamo correggere. Accettare se stessi non significa
limitarci.
Il grande scrittore Andrea
Camilleri, in un suo libro (Come la penso, alcune cose che ho dentro
la testa, ed. Chiarelettere 2013), parlando con Leonardo Sciascia,
affermò di non poter cambiare il suo stile narrativo.
Sciascia infatti gli
rimproverava l'uso eccessivo del dialetto nei suoi scritti.
Camilleri
si difese dicendo: Non
so scrivere diversamente.
E Sciascia rispose: Non
ci credo. E
aveva ragione, perché Camilleri ha prodotto alcuni piccoli saggi e
racconti in cui l'italiano la fa da padrone, coloriti appena di
qualche simpatico gergo dialettale. Che significa? Che se vuole
Camilleri può scrivere come gli pare, in italiano, in siciliano, in
“valdostano” se gli va!
Basta non limitarsi.
I
problemi di coppia si possono superare quando smettiamo di vincolare
le nostre capacità e quando interrompiamo i nostri giudizi su noi
stessi e sugli altri.
Ci vuole impegno, esercizio. Ci
vuole una giusta ricerca su chi siamo veramente e su come aumentare la nostra
Autostima. Solo così potremo realizzare quel rapporto di coppia che
abbiamo sempre sognato.
Ricordate che l'equilibrio vero
deve venire dalla nostra interiorità, non dalla coppia.
Amedeo Formisano
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