Siamo
giunti finalmente alle soglie delle vacanze. Naturalmente c'è già
chi è in spiaggia da un pezzo, ma moltissimi uffici sono ancora
aperti e lo rimarranno almeno fino alla prima decade di agosto. Chi
lavora in ufficio è allo stremo delle forze, in attesa della
sospirata possibilità di raggiungere qualche meta interessante.
Ma
quale meta vogliamo veramente raggiungere? È questo il problema.
Spesso siamo spinti da motivazioni confuse ed errate, che ci portano
verso vacanze che appesantiscono il livello di stress invece che
diminuirlo.
Il
primo errore da evitare è quello di fiondarsi verso l'aeroporto
senza aver prima fatto “decompressione”, cioè senza aver
passato qualche giorno di totale e completa inattività. Sostituire
lo stress del lavoro con lo stress da vacanza non è mai una buona
scelta, perché ci allontana da noi stessi.
La
trappola che nasconde questo meccanismo è che in parte funziona.
Chiodo scaccia chiodo, ma porta un benessere passeggero, che ci
impedisce di prendere confidenza con noi stessi. Infatti, durante
l'anno, siamo così presi dal lavoro, dalla famiglia, dagli amici da
non riuscire neanche più a stare dieci minuti da soli in una stanza,
temendo il senso di vuoto. È proprio il vuoto, lo stare da soli con
la propria interiorità, che ha un effetto rigenerante. Il livello
elevato di stress e di ansia si manifesta proprio in chi non sa o non
può accettare un po' di sana solitudine con se stesso. Ricordiamoci
sempre che, ovunque noi andremo, ci sarà sempre una persona che ci
seguirà costantemente: noi stessi.
Una
volta chiarito questo concetto, cerchiamo sempre mete che
rispettino i nostri interessi, mai quelli degli altri. Scegliere
le mete turistiche alla moda significa vivere la vita degli altri,
non la propria. Magari un viaggetto in una città storica Italiana
potrà esser più istruttivo da farsi che un viaggio stereotipato nel
solito villaggio vacanze.
Ricordiamo,
prima di partire, di documentarci sulla meta scelta, per capire se
sia o meno sicura . Per questo è indispensabile il sito della
Farnesina
(il ministero degli esteri) che segnala le zone a rischio del
pianeta, e il sito Viaggiare
sicuri, sempre curato dal ministero degli esteri e dall'Unità di
Crisi.
Qualcuno
dirà: ma che fai Amedeo, ci metti l'ansia addosso invece di
toglierla? In realtà abbiamo già detto che un certo livello di
ansia e stress servono per rimanere vivi, quindi è meglio la
prudenza che una ottimistica stoltezza.
Altra
cosa fondamentale: non pianificate eccessivamente tutto.
Sembra contrastare con il consiglio precedente, ma non lo è. La
mente deve esser libera di vagare senza eccessive costrizioni. Se
andiamo in un posto lontano e sconosciuto dovremo per forza
pianificare tutto nei minimi termini, ma se accettiamo di fare una
piccola escursione in una città storica Italiana potremo allora
permetterci il lusso di lasciar vagare la nostra mente, conducendoci
nei posti più interessanti.
Ultima
cosa fondamentale: non aspettatevi miracoli dalla vacanza.
Molte
persone partono come se andassero a Lourdes, in cerca della
situazione che possa salvare il proprio matrimonio, alleviare lo
stress accumulato durante tutto l'anno, cercando magari di fare tutto
lo sport che non si è potuto fare durante l'anno.
Lo
sport estivo può essere pericoloso se non si ha il fisico adatto.
Vedo molte perone anziane che fanno Jogging
d'estate, che è
una cosa sconsigliabile se prima non si decide di fare un consulto
medico o non si possiede un fisico abituato a tali sforzi.
I
problemi della vita coniugale durante le vacanze potrebbero
addirittura acuirsi, quindi la vacanza non può sostituire una sana
introspezione sulla coppia e su se stessi.
Solo
lavorando sulla nostra autostima, durante tutto l'anno, potremo
trovare la nostra giusta dimensione, anche d'estate. Con la giusta
preparazione anche l'ansia e lo stress diminuiscono, a patto di non
caricare la vacanza di obiettivi e valenze che non può avere.
La
vacanza non deve ripagare da tutte le oppressioni e negazioni di un
intero anno lavorativo. Deve solo permetterci un po' di riposo,
quello nostro, che rappresenta la nostra essenza e non quella
stereotipata altrui.
Riepiloghiamo
brevemente:
- concedendovi qualche giorno di totale inattività (sonno continuo);
- cercate sempre mete che rispettino i vostri interessi;
- controllate sul sito della Farnesina se le località sono sicure;
- non pianificate eccessivamente tutto;
- non aspettatevi miracoli dalla vacanza;
Lasciate
che sia il vostro “io profondo” a condurvi e potrete vivere una
vera vacanza capace di ritemprarvi seriamente.
Amedeo
Formisano
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