La
settimana dal 10 al 16 febbraio è stata piena di eventi straordinari
e imprevedibili.
Facciamo
un piccolo riassunto:
il
10 febbraio, le dimissioni del Papa;
il
14 febbraio, Pistorius, il grande campione sportivo, viene arrestato
per omicidio;
15
febbraio, una pioggia di meteoriti provoca più di mille feriti in
Russia (uno raggiunge anche cuba).
Tre
eventi inimmaginabili che a vario titolo colpiscono la nostra
attenzione.
Per
i fedeli cattolici di tutto il mondo lunedì 10 febbraio è successo
ciò che credevano non potesse mai succedere. Il Papa è, per i
credenti e non, una figura religiosa che non può lasciare il posto
come fa un comune mortale, non va in pensione come tutti, ma rimane
fino alla fine dei suoi giorni come successore di San Pietro. É una
mandato che si porta fino alla morte.
Benedetto
XVI non la pensa così! Dopo il grande rifiuto avvenuto nel 1294
ad opera di Celestino
V il Santo Padre ha deciso che il suo mandato è giunto a
compimento e vuole lasciare il posto ad un successore, più giovane e
forte, che possa portare avanti questo pesante e difficile incarico.
Qualche
giorno dopo, a San Valentino, Oscar
Pistorius, noto sportivo campione para-olimpico (famoso per aver
trasformato la sua menomazione agli arti inferiori in una sfida
superata e vinta), spara alla propria fidanzata.
La
faccenda non è chiara e per questo motivo ho preferito attendere
qualche settimana prima di affrontare questo argomento.
Pistorius
afferma che sia stato un'incidente, che credeva fosse un ladro
entrato di soppiatto in casa. Alcune testimonianze sembrano
contraddire questa versione ma tutto è ancora fosco al momento e
siamo ancora lontani dalla verità.
Comunque
sia la cosa è stata un fulmine a ciel sereno perché chi si occupa
di motivazione, anche a livello sportivo, vede in persone come Alex
Zanardi e Pistorius dei fari della motivazione e della voglia di
vivere e di vincere, nello sport e nella vita.
Non
si può accettare l'idea che un campione simile possa aver ucciso la
propria fidanzata per un errore o un possibile eccesso di gelosia,
come un qualunque “mortale”.
Ha
superato un handicap così grande come la perdita delle gambe e non
riesce a superare la perdita di una donna?
È
più facile superare una menomazione fisica piuttosto che una
menomazione affettiva?
Naturalmente
la cosa non è così semplice e non sappiamo ancora bene come sia
andata quella maledetta notte del 14 nella villa di Pistorius.
Se
non bastasse tutto questo il 16 febbraio il cielo si è sgretolato ed
è cominciato a cadere sulla Russia e su Cuba, provocando almeno in
Russia più di mille feriti.
Un
bombardamento meteorico l'abbiamo visto innumerevoli volte nei film,
ricostruiti con incredibile realismo, ma mai ci saremmo aspettati di
veder immagini vere, crateri e scie luminose reali che attraversano
un vero cielo, illuminando a giorno il territorio sottostante.
Qualcosa di fisicamente “extraterrestre” (i meteoriti non gli
ometti verdi) è entrato in contatto con noi, scuotendo la normalità
preconfezionata della nostra esistenza.
I
tre eventi qui elencati ci devono far riflettere sulla nostra idea di
realtà. Tre cose che non dovevano succedere sono accadute.
Qualcuno forse distratto dai fatti suoi forse non ci avrà neanche
fatto caso, ma molte persone nel mondo sono rimaste colpite
profondamente da questi eventi.
Cosa
sentiamo dentro?
Una
confusione ed una fragilità mista ad un senso di impotenza.
È
la nostra idea di realtà che si sgretola e ci cade addosso come
meteoriti.
Questi
fatti ci ricordano che la nostra visione finta e bloccata della
realtà è falsa, limitante.
È
qualcosa che sperimentiamo tutti i giorni nella nostra vita, in
famiglia e sul lavoro.
Pensiamo
di saperla lunga, di conoscere ciò che è bene e ciò che è male.
Di avere il controllo su tutto. Pensiamo che le cose vadano come
diciamo noi e invece....
Pensiamo
di capire i nostri figli, i nostri amici, i nostri colleghi.
Perché
gli uomini sono “questo” e le donne “quello”.
Tutta
una marea di definizioni ci ottenebra il cervello limitando la nostra
capacità di percepire il reale.
Come
possiamo pretendere di de-programmarci dalle influenze esterne se non
sappiamo farlo dall'interno? Se non sospendiamo i nostri giudizi
continui su noi stessi e sugli altri?
Così
il genitore che non accetta il figlio omosessuale è prigioniero dei
suoi pregiudizi, cioè di una visione del mondo e di normalità che
non accetta la “differenza”.
Così
il capoufficio non accetta le critiche che non siano conformi alla
sua visione del mondo del lavoro o della sua organizzazione
aziendale, per cui se non sei uno “yesman” allora sei fuori.
Così
il dipendente che si sente tradito pensa di vendicarsi e di
denunciare al mondo le ingiustizie subite, creando vendette deleterie
per se stesso e per gli altri facendosi giustizia da solo.
Così
un uomo che si sente tradito, anche se ha vinto la sua menomazione e
tante medaglie sportive, non riesce ad accettare la fine di una
relazione e allora reagisce con la violenza e la disperazione,
tradendo tutti coloro che hanno visto in lui un mito, un esempio di
vittoria sulle avversità della vita.
Siccome
la realtà è una cosa diversa dal nostro pensiero il Santo Padre
decide che è ora di andare in pensione, di lasciare la poltrona in
un mondo in cui la poltrona non la si lascia neanche con le
cannonate!
Con
umiltà decide di fare qualcosa di inatteso perché il mandato
apostolico sembra seguire vie strane e misteriose, al di là del
nostro cervello.
Questi
avvenimenti ci ricordano che Pistorius e il Papa sono solo uomini,
sono imperfetti, sono di passaggio. Male facciamo a mitizzare gli
uomini.
I
meteoriti ci ricordano che anche noi siamo imperfetti e fragili, che
siamo solo di passaggio.....
Amedeo
F.
Post correlati:
Nessun commento :
Posta un commento