Ma
abbiamo veramente bisogno dell'anima gemella?
Cosa
centra questa domanda con la crescita personale?
Il
problema della gestione degli stati emotivi non si limita solo al
miglioramento delle nostre potenzialità mentali e lavorative, ma
coinvolge tutta la persona, anche nella sfera privata, sentimentale.
Non è possibile concepire una crescita a metà, dove tutto è
orientato solo sul lavoro, ignorando il vasto mondo delle nostre
percezioni interiori.
La
crescita personale deve assolutamente includere il rapporto di coppia
e la gestione dello stress sentimentale per potersi definire
veramente completa.
Deve
affrontare tutte quelle cose fondamentali che la società e la
famiglia non sanno spiegare, solo così l'individuo crescerà in modo
completo ed equilibrato, pronto a confrontarsi con un mondo in
perenne evoluzione, in cui tutto, dall'istruzione al concetto di
famiglia, sta cambiando vorticosamente.
Dopo
questa breve puntualizzazione torniamo alla domanda sull'anima
gemella. In un altro post abbiamo visto uno dei tanti modi possibili
per trovare la persona giusta (Volete
trovare l'anima gemella? Create una lista!), ma mi domando se
siamo o non siamo vittime di un mito inesistente, che ci condiziona
e ci inquina la vita.
Su
internet mi sono imbattuto in vari forum dove la ricerca dell'anima
gemella viene vissuta male, con un senso altissimo di frustrazione e
angoscia, un senso quasi di fallimento personale per non aver ancora
conosciuto, ad una certa età, la persona giusta.
Forse
questo disagio affonda in altre cause che non sono apertamente
evidenti e che nulla hanno a che vedere con la ricerca dell'amore.
Mi
domando se queste persone vedano l'anima gemella come una panacea ad
ogni problema moderno, che possa migliorare la vita completandola.
Ma
è veramente così? Non stiamo forse confondendo i sentimenti con
uno stato emotivo alterato?
L'amore
è un sentimento, che deve essere diretto verso una persona in
particolare, che abbia i suoi pregi e i suoi difetti. Se invece
quello che noi proviamo non è rivolto ad una persona specifica
allora è uno stato emotivo, che è cosa ben diversa.
Questo
stato emotivo alterato è indotto dai mass media e dalla società in
generale. Perché ogni pubblicità allude al sesso, alla coppia,
all'amore e anche in TV non si parla d'altro che di coppie. Se un
concorrente di telequiz appare in video il bravo presentatore gli
chiederà subito se sia sposato, fidanzato. Le signore chiedono ai
bambini “ hai il fidanzatino/fidanzatina?”. Il piccolo dovrebbe
rispondere “che te ne frega? Io sono un bambino, sono una
persona seria, non sono un adulto!”. Ma purtroppo è inerme
difronte all'ottusità di un mondo che ci vuole tutti uguali, tutti
imbalsamati in un matrimonio o in un fidanzamento. Le pubblicità
portano il tema del sesso avanti perché crea sempre una tensione, un
bisogno latente nell'individuo che andrebbe soddisfatto in qualche
modo. Vuoi soddisfare il tuo bisogno latente? Compra questo shampoo e
sarai soddisfatto! Funziona perché lo stimolo sessuale crea un
bisogno che il pubblicitario riversa sul prodotto da vendere. Così
il sesso diventa un'arma di persuasione occulta.
Perché
dovremmo essere tutti uguali? Stereotipati e con un post-it sul
cervello che ci dice cosa dovremmo fare? Chi ci dice che siamo
veramente fatti per la vita di coppia? Moltissime coppie si separano
subito e i divorzi sono a livelli allarmanti, perché le persone
scoprono che il matrimonio in fondo non fa per loro. La convivenza,
soprattutto nel primo anno, porta delle difficoltà notevoli perché
è l'unione di due personalità differenti che confluiscono in una
unica vita. Le persone non sono più abituate a crescere in un
ambiente familiare, in cui ci sono delle regole e dei limiti e
pensano che scappando di casa tali regole non ci siano nella nuova
famiglia chiamata “coppia”. Ma sempre di famiglia si tratta, con
le sue regole e i suoi limiti. La vita di coppia è una bella cosa ma
non è quella dimensione ideale che si vorrebbe dare all'amore.
Ma
noi siamo convinti che essere single sia una cosa infamante e
corriamo allegramente verso la ricerca dell'anima gemella, come se
fosse una vera priorità.
Avete
notato che ci sono persone su Facebook che pubblicano tutte le loro
foto delle vacanze con la fidanzata, esibendola come un trofeo?
Cercano “validazione” pubblica. È come se dicessero che non sono
più degli esseri incompleti ma sono delle persone di successo, che
possono esibire la ragazza.
Se
l'anima gemella diventa uno status symbol la cosa è preoccupante.
Forse
abbiamo bisogno di più autostima, di più indipendenza mentale che
di anima gemella. L'autostima non nasce nel creare una coppia
perfetta ma nasce dentro la singola persona, che sente di poter
accettare tutta se stessa, senza il bisogno di aiuti esterni. Oggi
l'autostima è una delle cose più difficili da ottenere nella
società moderna, piena di contraddizioni, che ci nega l'identità
lavorativa, in un perenne cambiamento, che ci sballotta in
continuazione, senza darci il tempo di interiorizzare nulla.
Un
ragazzo su internet diceva che provava imbarazzo
e invidia nell'osservare i suoi amici felicemente fidanzati o
sposati.
Guardare
chi è apparentemente felice ci rende infelici? In alcuni casi
sembrerebbe di sì!
Perché
la felicità altrui ci disturba, quando non dovrebbe avvenire questo?
Ci porta anche un senso di colpa.
In
realtà è qualcosa di normale, che proviene dalla parte più
istintiva e incontrollabile dell'animo umano. Sono stati emotivi che
vanno osservati senza giudizi, senza la falsa morale ricevuta in
famiglia o a scuola, che ritiene deprecabile l'invidia.
Come
tutte le forze interiori l'invidia, se ben diretta, può essere
costruttiva e trasformarsi in senso di emulazione. Potreste quindi
pensare che se il vostro amico ha trovato una così bella ragazza
allora anche voi potreste farlo, non è così? Potreste darvi da fare
per superarlo.
Ma
prima di darvi da fare per corteggiare e conquistare tutte le più
belle ragazze che vi giungono a tiro vi consiglio di porvi sempre una
domanda: ma siamo
sicuri che quella sia una bella coppia, che tutto funzioni?
Siamo
sicuri che ciò che per quella coppia funziona andrebbe bene anche
per voi? Insomma l'erba del vicino è sempre più verde, ma sarà
proprio vero? E se scoprissimo che quella ragazza bellissima ha dei
difetti caratteriali inconciliabili con il vostro modo di vivere? Ci
avete mai pensato? E se scopriste che il bellissimo ragazzo della
vostra amica beve come una spugna, gioca d'azzardo e bestemmia, vi
apparirebbe sempre bello e affascinante?
Non
si può veramente invidiare ciò che non si conosce,
quindi non si può provare stizza per il matrimonio di un conoscente,
anche se questo “sembra”
felice.
Ricordatevi
quel “sembra”
e avrete conquistato un po' di saggezza.
Sembra
felice.....ma.....
Qualcuno
potrà pensare che una compagnia sia necessaria, magari anche solo al
livello sessuale.
Il
sesso, ecco uno di grandi temi della psicologia. Infatti molti
confondono la ricerca dell'anima gemella con le proprie pulsioni
erotiche legittime, che nascono dalla parte più istintiva
dell'inconscio (come l'invidia) e non possono essere eliminate.
Ma
se è il sesso il centro della questione allora dovremmo maturare,
correggere il tiro delle nostre ricerche, perché forse non è
l'anima gemella che ci interessa. Insomma bisogna essere onesti con
se stessi per non soffrire inutilmente. Ognuno deve porsi delle
domande chiare e deve cercare delle risposte corrette, non ipocrite o
perbeniste, pena l'infelicità perenne. Significa togliersi da testa
tutti i condizionamenti mentali avuti dalla società e cercare
realmente cosa sia importante per noi, scovare i nostri valori
individuali, di cui già abbiamo discusso in passato. Nel
processo della crescita personale tutto ciò che noi siamo viene
messo in discussione per far emergere la nostra vera essenza. Solo
così potremo scoprire i nostri obiettivi e realizzarli.
Ogni
volta che noi ci chiudiamo in una definizione stiamo offuscando una
parte di noi stessi. Ricordiamo che nessuno è ciò che crede di
essere. Solo la parte
più nascosta dell'inconscio conosce quella risposta ed essa emerge
quando smettiamo di giudicarci, di fare progetti sentimentali per il
futuro, quando viviamo i nostri stati emotivi come se li vedessimo
proiettati su di uno schermo, il film della nostra vita. Se impariamo
ad accettare i nostri stati emotivi senza giudicarli nuove risposte
arriveranno. Forse scopriremo che la persona giusta ci è già
accanto, ma noi eravamo troppo occupati a cercare un modello
inesistente, lontano da noi.....troppo lontano.
A.F.
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