In
internet ho trovato delle domande molto interessanti sulla
comunicazione che potrebbe essere utile condividere con i lettori di
Allenavita. Pubblico il testo integrale:
Salve
a tutti.. Potreste rispondere a Queste Domande Per favore?
1 Comunicazione e vita Sono una cosa sola ? Perché?
2 la comunicazione è un passaggio di informazioni verbali fra due o più interlocutori ? Perché?
3 la comunicazione umana permette di soddisfare non solo i bisogni primari dell'individuo? Perché?
4 la comunicazione umana possiede scopi diversificati? Perché?
5 Nelle comunicazioni interpersonali e in quelle sociali l'informazione viene trasmessa in modo unidirezionale da una fonte verso gli interlocutori? Perché?
1 Comunicazione e vita Sono una cosa sola ? Perché?
2 la comunicazione è un passaggio di informazioni verbali fra due o più interlocutori ? Perché?
3 la comunicazione umana permette di soddisfare non solo i bisogni primari dell'individuo? Perché?
4 la comunicazione umana possiede scopi diversificati? Perché?
5 Nelle comunicazioni interpersonali e in quelle sociali l'informazione viene trasmessa in modo unidirezionale da una fonte verso gli interlocutori? Perché?
Cominciamo
con ordine.
Domanda
1 (Comunicazione
e vita Sono una cosa sola? Perché?):
La comunicazione e la vita non sono la stessa cosa, ma sono due
processi correlati, in qualche modo uniti. L'essere umano, vivendo,
non può fare a meno di comunicare. Basta che esca da casa ed
incontri altre persone perché la comunicazioni si attivi. Noi
comunichiamo con il corpo, con la postura, gli indumenti che
indossiamo e il loro colore, il nostro odore. Tutte queste cose
comunicano agli altri delle impressioni, degli stati emotivi, fanno
scattare ricordi e giudizi. Perciò noi non possiamo non comunicare.
Che poi questi giudizi siano corretti dipende dai valori
individuali e dai pregiudizi altrui, non dipende sempre da noi.
Domanda
2 (la comunicazione è
un passaggio di informazioni verbali fra due o più interlocutori?
Perché?): la
risposta secca è no, la comunicazione, come abbiamo già accennato,
non è legata ai messaggi verbali. Considerate che, durante un
dialogo fra due o più persone, solo il 7% del messaggio arriva
tramite le parole, il 55% arriva tramite le espressioni facciali e il
38% attraverso il tono di voce ( Albert
Mehrabian, Silent Messages, ed.Wadsworth
Pub. Co., 1971 ). Quando ci fidiamo di qualcuno lo facciamo per
le sue espressioni, per il suo tono di voce, per il suo abbigliamento
consono all'occasione. È per questo che ci ispira fiducia. Anche tra
amici la comunicazione è quasi tutta non verbale. Quante volte vi
sarà capitato che il discorso non quadrava? Che il tono di voce non
coincideva con il contenuto del messaggio? Solitamente non lo
avvertiamo con il cervello, ma più con lo stomaco, con l'inconscio.
Nasce in noi una sensazione o intuizione che l'altro ci stia
nascondendo qualcosa. Ciò è dovuto proprio alla somma di messaggi
corporei che l'amico ci manda involontariamente.
Domanda
3 (la comunicazione
umana permette di soddisfare non solo i bisogni primari
dell'individuo? Perché?):
prima di rispondere bisognerebbe capire cosa si intende per bisogni
primari. Ci si può riferire alla comunicazione di cortesia (buon
giorno, buonasera) o a tutte quelle forme di colloquiali (stai bene?
Sì grazie) che servono al vivere comune. Oppure alla comunicazione
di base tra madre e figlio, in cui il bimbo chiede di bere o di
mangiare, bisogni diretti che vanno soddisfatti per la sopravvivenza
fisica. La maggior parte della comunicazione fra adulti cerca di
garantire la sopravvivenza emotiva, cioè quella che serve a farci
sentire ben accetti dagli altri. Se noi ci sentiamo accettati dagli
altri allora facciamo parte di una tribù, abbiamo un'identità e
stiamo meglio con noi stessi. Esempio, se studio Architettura,
parlare e vestire in un certo modo mi faranno appartenere alla
cerchia degli architetti, e questo mi conferirà identità e stima da
parte dei miei simili. Ecco perché la comunicazione oggi viaggia
anche molto sui social network, per creare cerchie e tribù che ci
diano “validazione” e senso di appartenenza a qualcosa o
qualcuno. L'essere umano è un animale sociale. Che poi i social
network effettivamente permettano una comunicazione valida
francamente questo è discutibile.
Domanda
4 (la comunicazione
umana possiede scopi diversificati? Perché?):
si,
la comunicazione possiede molti scopi diversificati e li potremmo
idealmente raggruppare in tre branche:
- comunicazione informativa
- comunicazione sul piano logico e sul piano psicologico
- comunicazione persuasiva
Comunicazione
informativa: è la
comunicazione diretta ad informare su un evento o a rispondere ad
una domanda. Mi passi il
caffè? Cara, esco a prendere le sigarette. Mi compri il giornale? Ti
ho comprato il giornale e anche lo zucchero che era finito.
Come vedete è una comunicazione
blanda, semplice, che non coinvolge emotivamente, si parla del più e
del meno, senza toccare la sfera personale dei sentimenti e delle
credenze di ciascuno (ci sono persone che riescono ad intavolare
intere serate su discussioni vacue del genere).
Comunicazione
sul piano logico e sul piano psicologico: si
avvia quando qualcuno ci spiega qualcosa (dal punto di vista logico),
ma sottintende ben altro (dal punto di vista psicologico).
Signora,
l'offerta dura solo qualche giorno, poi i saldi scadranno.
Il
commesso, che presenta questa informazione, in realtà sta invitando
la signora a comprare al più presto, quasi con un messaggio dall'Io
Genitore (del commesso) all'Io
Bambino del cliente. Il messaggio psicologico è più forte ed è
il vero messaggio del commesso. Si instaura anche tra conoscenti
quando qualcuno chiede aiuto per risolvere un compito qualunque.
Esempio, Armando
mi aiuti ad aggiustare il PC? È
una domanda logica, fatta da Adulto ad Adulto, ma il livello
psicologico è da Bambino a Genitore, perché cerca accudimento,
conforto, come se lo chiedesse ad un parente.
Comunicazione
persuasiva: si
instaura quando cerchiamo di convincere altre persone della bontà
delle nostre argomentazioni. È qualcosa che cerchiamo di fare
spesso, in famiglia, sul lavoro. In questa categoria rientra anche la
pubblicità, diretta e occulta. C'è tutta una serie di stratagemmi
leciti ed illeciti che alcuni utilizzano per influenzare il prossimo.
Si parte dalla semplice arte oratoria fino ad arrivare a sofisticate
forme di ipnosi che abbassano la soglia critica nel pubblico e
aumentano la persuasività del messaggio. Ci sono dei veri esperti in
questo campo che forniscono la loro consulenza per pubblicità,
televisione e politica.
Le ultime due categorie
(comunicazione logica/psicologica e persuasiva) si intersecano fra
loro e spesso si supportano a vicenda.
Domanda
5 (Nelle comunicazioni
interpersonali e in quelle sociali l'informazione viene trasmessa in
modo unidirezionale da una fonte verso gli interlocutori? Perché?):
la comunicazione avviene in modo unidirezionale quando parte da uno e
arriva a tutti, come nella televisione. In internet la cosa è
diversa perché si può interagire con le mail, con i post sui blog,
con i social network, che permettono un'iterazione dinamica che con
la televisione non è possibile. Perciò si parla di comunicazione
“orizzontale” in internet, cioè “da molti a molti”, perché
tutti hanno la possibilità di intervenire.
Spero
queste brevi risposte possano chiarire alcuni punti fondamentali
sulla comunicazione, una cosa che tutti fanno e che nessuno conosce.
Il
professionista del futuro non può prescindere da una chiara
conoscenza di queste tematiche, altrimenti rischia di uscire fuori
dal mercato del lavoro.
A.F.
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