Perché
nascono i litigi? Perché è così facile essere fraintesi? Perché a
volte sembra impossibile comunicare con chi ci sta vicino, senza che
si scateni una tensione sotterranea, che nel tempo porta a situazioni
spiacevoli?
Ogni
volta che noi incontriamo qualcuno, avviamo una comunicazione. Dal
semplice saluto del vicino al rapporto intimo con il nostro partner,
tutto è comunicazione.
Ma
di cosa? Dei nostri stati emotivi, delle nostre credenze, delle
esperienze comuni, dei nostri valori individuali e sociali, del
nostro copione di vita, le nostre posizioni esistenziali ( se stiamo
bene con noi stessi e con gli altri, per cui se “io sono ok, tu sei
ok”). Quindi è un confronto fra due personalità che si sono
formate nel corso degli anni, tra gioie e dolori. Queste personalità,
possiedono una struttura mentale che potremmo definire in molti modi.
Eric Berne, il
fondatore dell'Analisi
Transazionale (AT), in base alla sua esperienza clinica,
identificò tre stati dell'Io: il Genitore, L'adulto e il Bambino.
Ognuno porta dentro di sé queste tre figure, che lo accompagnano per
tutta la vita.
Famoso
è il diagramma che le rappresenta come tre entità ben separate ma
contigue ( una personalità “normale”).
La
prima entità a formarsi è il Bambino, la parte più antica e
istintiva di noi. È la sede delle nostre emozioni, del pensiero
intuitivo, dei nostri desideri. L'Adulto è
la sede del pensiero logico, mentre il Genitore
è una serie di pensieri e reazioni emotive incorporati dall'esterno,
quali norme e valori generali. Questi tre stati dell'Io sono sempre
tutti presenti nella persona, ben distinti ma vicini. Ognuno di noi
passa, durante la giornata, da uno stato all'altro, identificato da
un particolare tono di voce o espressione facciale. Quando noi
interagiamo con qualcuno, i nostri tre stati dell'Io si interfacciano
con i suoi, avviando così una “transazione”.
Esistono
vari tipi di transazioni. Quelle più utili per capire l'insorgenza
di possibili contrasti sono due: le transazioni semplici (o
complementari) e le transazioni complesse (incrociate).
Chi
inizia una transazione pone un vettore di “stimolo”, chi risponde
crea un vettore di “risposta”.
La
transazione semplice avviene
quando, fra due interlocutori, sono coinvolti solo due stati dell'Io
e la comunicazione avviene per vettori paralleli.
Cioè, se Antonio
pone una domanda (vettore stimolo) con il suo Io Adulto a Clara,
ricevendo una risposta (vettore risposta) dall'Io Adulto di Clara,
allora abbiamo una transazione con vettori paralleli, A-A (da
Adulto-a Adulto). Tale transazione, avviene anche tra Genitore ( di
Antonio)- a Genitore (di Clara), oppure da Bambino-a Bambino. Può
avvenire anche tra Genitore (di Antonio) e Bambino (di Clara), purché
i vettori siano sempre paralleli.
Facciamo
alcuni esempi:
Da
Adulto-a Adulto= A-A
Stimolo:
che ore sono?
Risposta:
sono le tre.
Da
Genitore-a Genitore= G-G
Stimolo:
questi comportamenti immorali non li tollero!
Risposta:
sono d'accordo.
Da
Bambino-a Bambino= B-B
Stimolo:
ti amo.
Risposta:
anche io.
Da
Genitore-a Bambino= G-B
Stimolo:
ti voglio bene.
Risposta:
grazie, ne ho bisogno.
(anche
se un bambino reale non risponde letteralmente così, si intende una
risposta psicologica tra l'Io Bambino e l'Io Genitore)
Il
tutto avviene senza possibilità di fraintendimenti.
La
transazione complessa avviene quando sono coinvolti più di due
stati dell'Io. Ci interessa particolarmente quella “incrociata”,
dove il vettore di stimolo e quello di risposta si intersecano.
Antonio pone una domanda da Adulto-a Adulto, ma riceve una risposta
piccata da Carla, come Genitore a Bambino.
Esempio:
Stimolo
A-A: hai visto le chiavi della macchina?
Risposta
G-B: le perdi sempre! Sei il solito sbadato!
Stimolo
A-A: come va?
Risposta
G-B: pensa a risolvere gli affari tuoi!
Stimolo
G-B: quando ti staccherai da quel maledetto videogioco?
Risposta
A-A: appena raggiungo il settimo livello!
In
questo tipo di transazioni il contenuto polemico che deriva dal
Genitore si scontra quasi sempre con il livello logico della
possibile risposta.
Diciamoci
la verità, quante volte abbiamo risposto male a delle domande
logiche? Il segreto per attenuare possibili contrasti e
fraintendimenti è sicuramente quello di avviare transazioni a
vettori paralleli, cioè cercando di mantenere, se possibile, la
discussione su un piano logico, rispondendo al contenuto verbale
della domanda (stimolo) ma senza interpretarlo secondo le nostre
convinzioni e giudizi.
Se
Antonio ci domanda dove siano finite le chiavi, rispondergli secondo
i nostri preconcetti non lo aiuterà a risolvere il problema.
La
comunicazione tra esseri umani è più difficile di quello che si
crede. Comunicare con un gattino, tramite una carezza, è più facile
perché gli animali si donano completamente, avendo una struttura
psichica semplificata. Il leone non sbrana chiunque, se lo stomaco è
pieno. Purtroppo gli esseri umani non hanno questa benedizione e
spesso “sbranano” il prossimo, solo per nervosismo latente.
L'Analisi
Transazionale ci mostra i meccanismi, a volte perversi, che
nascono tra due persone, facendoci comprendere che non dobbiamo
caricarci per forza di ogni responsabilità quando una comunicazione
non riesce, perché le forze in campo spesso sono al di là della
nostra possibilità di intervento. Eppure, la consapevolezza di
questo, ci arricchisce e ci permette di non abbattere la nostra
autostima. Quando essa non è posta in discussione, siamo capaci
di analizzare meglio ciò che accade intorno noi, fornendo le
risposte giuste ai nostri quesiti.
A.F.
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